
Prima di parlare dell’alterazione nel assorbimento vitamine, è importante sapere che le vitamine sono classificate in base alla loro solubilità, in due tipi:
- VITAMINE LIPOSOLUBILI (solubili nei lipidi) – si dissolvono nel grasso e vengono immagazzinate nei tessuti. Si tratta delle vitamine A, D, E e K. La loro carenza e associata a cattive abitudini alimentari. Si tratta di vitamine che possono essere immagazzinate, sebbene il loro assorbimento a livello intestinale richieda grassi negli alimenti e nella bile, per cui le malattie che riducono l’assorbimento intestinale dei grassi ne possono causare la carenza. Queste sono stabili ad alte temperature, la cottura quindi non le altera.
- VITAMINE IDROSOLUBILI (si dissolvono in acqua) – dal momento che non vengono immagazzinate, devono essere assunte giornalmente. L’eccesso di queste vitamine viene eliminato attraverso l’urina. La necessita di vitamine idrosolubili e influenzata dal livello di attività fisica dell’individuo. In situazioni di attività fisica intensa possono presentarsi elevate carenze.
Le vitamine sono molto SENSIBILI ai vari agenti CHIMICI e FISICI (calore, luce, ossidanti, riduttori, umidità, acidi, basi), e per questo motivo si possono subire perdite durante i processi di cottura, soprattutto le vitamine C, l’ acido folico e le vitamine B1. Parte delle proteine idrosolubili possono essere, inoltre, eliminate con l’acqua di lavaggio e di cottura. Per esempio, durante la cottura si può arrivare a perdere praticamente tutta la vitamina C e fino al 40% di tiamina.
In alcune circostanze o fasi della vita, IL BISOGNO DI ALCUNE VITAMINE AUMENTA e cosi per esempio:
- In gran parte delle diete dimagranti ipocaloriche si dovrà controllare l’assunzione di vitamina B2 e di acido folico.
- In gravidanza: aumentano le necessita delle vitamine B1, B2, B6 e di acido folico.
- Durante l’allattamento al seno si deve prestare particolare attenzione ad un approvvigionamento sufficiente di vitamina A, B6, D, C e di acido folico.
- Nei bambini e importante che non manchino le vitamine A, C, D, B1, B2 e l’acido folico. Nei neonati e lattanti, e se si vive in zone poco soleggiate, si dovrà fare in modo che il bambino assuma la giusta quantità di vitamina D.
- In età avanzata, e tenendo in conto che gran parte degli anziani seguono diete monotone in cui i livelli di vitamina sono bassi, può essere appropriato un apporto supplementare di vitamine A, B1, C, D e acido folico (soprattutto se svolgono una vita sedentaria in casa e si espongono poco alla luce del sole).
Tra i fattori che causano alterazione assorbimento di alcune vitamine troviamo:
- Alcool – L’eccessivo consumo di alcol provoca alterazione assorbimento vitamine, soprattutto di vitamina B1, B2, B3, B6 e acido folico.
- Il tabacco – Produce un impoverimento nel corpo di beta-carotene e vitamina C. Considerando che la vitamina C interviene nei processi di disintossicazione reagendo contro le sostanze tossiche del tabacco, per i fumatori e consigliata una quantità doppia rispetto a quella raccomandata.
- L’abuso di caffeina – limita l’assorbimento nutrizionale di vitamine A, acido folico e B12. Limita anche l’assorbimento del ferro.
- Situazioni di stress – Sotto stress emotivo o mentale, le ghiandole surrenali secernono una maggiore quantità di adrenalina, che consuma una grande quantità di vitamina C.
- Lo zucchero o alimenti zuccherati – Lo zucchero bianco non fornisce vitamina al nostro corpo e, al contrario, richiede un apporto di vitamine e minerali dalle nostre proprie riserve per essere metabolizzato (soprattutto B1).
- Farmaci – Gli estrogeni (contraccettivi femminili) hanno un impatto negativo sulla disponibilità della maggior parte delle vitamine. Gli antibiotici e lassativi distruggono la flora intestinale, per cui ci si potrebbe trovare di fronte a una carenza di vitamine K e B12.