
Esistono 5 emozioni primarie alle quali sono collegati altrettanti organi: la Gioia si associa al Cuore, l’Ira al Fegato, la Paura ai Reni, la Tristezza ai Polmoni, e l’Ansia alla Milza. Tali emozioni possono manifestarsi in maniera negativa andando quindi ad influire altrettanto negativamente sull’organo a cui sono collegate. Queste corrispondenze tra organi e emozioni sono reali.
In verità, non esistono emozioni negative in sé in quanto il giusto equilibrio di ognuna di esse garantisce e favorisce la vita. L’eccesso di tali stati o il trattenerli in maniera cronica, provoca il sorgere di vere e proprie malattie. Normalmente le emozioni non provocano patologie particolari, ma quando queste diventano così forti da risultare quasi incontrollabili, è quello il momento in cui possono realmente danneggiare il fisico di una persona.
Ecco alcune corrispondenze tra emozioni e organi
CUORE – gioia.
La gioia è un’emozione di profondo appagamento ed è collegata al cuore. Quando una persona si sente sovra-eccitata per la gioia può sperimentare agitazione, insonnia, febbre e palpitazioni cardiache. Al cuore si collega anche l’amore. Il cuore è molto sensibile agli stati emotivi. Le emozioni nobili, come coraggio, valore, onestà, altruismo e empatia rafforzano il cuore e lo spirito vitale, mentre le emozioni meno nobili, come il senso di colpa, il rimorso e la tendenza ad arrendersi li indeboliscono. L’amore e la voglia di vivere sono molto importanti per il cuore.
CUORE – spavento.
Lo spavento è un’emozione di shock e di panico causata da un avvenimento improvviso e inaspettato. Colpisce prima di tutto il cuore, nel breve periodo, (pensiamo ad esempio alle palpitazioni) e quando diventa cronico può colpire anche i reni, già associati di per sé alla paura. Secondo l’antica medicina greca, si può davvero morire di crepacuore. Il cuore è considerato vulnerabile rispetto alle passioni turbolente che possono agitarlo e creare febbri anche acute.
FEGATO e CISTIFELLEA – rabbia.
La rabbia è un’emozione che viene associata con il risentimento, la frustrazione, l’irritabilità e l’ira. Questa emozione di tipo collerico è immagazzinata nel fegato e nella cistifellea. La rabbia può causare pressione alta e vertigini. La bile viene prodotta dal fegato e si raccoglie nella cistifellea. Questi due organi sono vulnerabili rispetto alle emozioni colleriche come rabbia, irritabilità, frustrazione, risentimento, gelosia e invidia. Le emozioni colleriche hanno sede in questi organi, secondo l’antica medicina greca, e possono danneggiarli. Ira e rabbia possono esplodere di colpo passando dal fegato alla testa e causare così emicranie, tensioni al collo e alle spalle e stress. Possono comparire disturbi digestivi causati dal cattivo funzionamento di fegato e cistifellea.
STOMACO – frustrazione.
Lo stomaco, proprio come il fegato, può raccogliere emozioni colleriche quali rabbia, ira, odio e frustrazione. Quando tali emozioni si accumulano nello stomaco possono portare a ulcere e gastrite. Passività, preoccupazione, ansia, tensioni e stress bloccano il fluire delle energie e possono causare problemi di stomaco, coliche e gonfiore, fino a nausea e disordini dell’appetito.
Lo stomaco corrisponde all’assimilazione delle nostre esperienze e dei nostri ideali. Spesso capita di sentir dire che una persona vive le emozioni “di pancia”. Se non riusciamo a “digerire” ciò che ci accade, quest’organo appare disturbato, proprio perché è una sorta di finestra tra la mente e le emozioni. Chi soffre di malattie come ulcere, gastriti, bruciori di stomaco, solitamente non riesce a esprimere la propria aggressività, la trattiene dentro di sé e la proietta su sé stesso, sotto forma di malesseri ma anche di intolleranze alimentari e allergie.
POLMONI e INTESTINO CRASSO – ansia
L’ansia è un’emozione legata all’eccessiva preoccupazione che può influire soprattutto sui polmoni e sull’intestino crasso, secondo la medicina tradizionale cinese. L’ansia può impedire ad una persona di usare bene la propria energia e portarla a soffrire di respiro corto, colite, ulcere e infiammazioni dell’intestino crasso. La preoccupazione viene associata allo stomaco. L’ansia viene collegata anche alla milza.
L’intestino viene correlato a disturbi psicosomatici e a disordini digestivi causati dalle emozioni che possono avere inizio a livello del fegato e dello stomaco. Nel tratto medio e basso dell’intestino si annidano le emozioni malinconiche. Il colon è molto vulnerabile rispetto a tali emozioni. Può subire gli effetti negativi di preoccupazione, ansia, stress, tensione e nervosismo.
GOLA – tensione
La gola è considerata il centro della comunicazione del nostro corpo. L’incapacità di esporsi e di esprimersi attraverso la parola e di dire la verità può causare problemi alla gola. La gola comprende anche una porzione dell’apparato digerente. Emozioni forti, come ansia e tensione, possono causare problemi, come la classica sensazione del “nodo in gola” e difficoltà a deglutire. Le parole trattenute possono causare lo stesso effetto.
POLMONI – tristezza
Il dolore emotivo può indurre disarmonia nei polmoni, problemi nella circolazione dell’energia in tutto il corpo. Il dolore può rendere fiacca la voglia di vivere, danneggiare i polmoni e causare malattie respiratorie. Ai polmoni vengono associate emozioni di dolore emotivo e di tristezza.
I polmoni sono un organo molto importante che lavora a stretto contatto con il cuore e che risulta sensibile e vulnerabile rispetto ad emozioni analoghe. La sensazione di vedere negato il proprio spazio fisico e vitale può causare problemi respiratori e di asma. Al contrario, sentimenti di dignità e orgoglio contribuiscono all’apertura del petto e consentono ai polmoni di espandersi e di funzionare al meglio. Le emozioni che riducono la voglia di vivere sono pericolose per i polmoni, specialmente il dolore e il lutto.
MILZA – malinconia
Malinconia e eccessive preoccupazioni, fino all’ansia, colpiscono la milza, e possono causare affaticamento, letargia, incapacità di concentrazione. La malinconia può anche ostacolare il sistema digestivo e influenzare lo stomaco con accumulo di gas e gonfiore.
RENI – paura
La paura può causare disarmonia a livello dei reni. La paura estrema può portare una persona a perdere improvvisamente il controllo della vescica e delle funzioni renali.
Terrore, paura e shock sono le emozioni più pericolose per i reni. Il flusso energetico di queste emozioni si dirige verso il basso e possono minare la nostra forza e sicurezza, ma anche incoraggiarle. Forza e sicurezza sono connesse al funzionamento equilibrato dei reni nelle loro funzioni di ritenzione e evacuazione. Paura e spavento estremi possono portare alla perdita del controllo delle funzioni renali.
VESCICA
Liberare i liquidi significa liberare le proprie emozioni. Una vescica debole implica quindi la difficoltà di esprimere i propri sentimenti.