Perché di inverno ci si ammala di più?

Perché di inverno ci si ammala di più | Ai virus piace il freddo

Come mai è più facile prendere l’influenza o il raffreddore in Inverno? Perché di inverno ci si ammala di più? La risposta, più intuitiva, sembrerebbe: “Perché fa più freddo“. In realtà la temperatura bassa, di per sé, non causa alcuna patologia. Contrariamente a quanto si pensa, pioggia, freddo, neve, non portano malattie. Coprirsi in inverno aiuta il corpo a mantenere più agevolmente la temperatura interna. Ci si ammala quando si contrae un virus, non quando si prende freddo.

Il problema è la correlazione tra umidità, temperature rigide e diffusione dei virus. Vediamo i fattori che influiscono sulle nostre difese immunitarie, soprattutto d’inverno:

  • MANCANZA DELLA VITAMINA D. Il freddo e i mesi invernali influiscono sul sistema immunitario. Le giornate più brevi si traducono in minore esposizione al sole, ovvero, minor produzione di Vitamina D. Uno studio del 2012 conclude che la Vitamina D contribuisce all’integrità del sistema immunitario.
  • VASOCOSTRIZIONE. Le temperature più rigide comportano restringimento dei vasi sanguigni, specie alle estremità del corpo, per mantenere la temperatura interna a regimi di sopravvivenza. La vasocostrizione può impedire ai globuli bianchi di arrivare in zone del corpo aggredite dai virus, come per esempio il naso.
  • SPAZI CHIUSI. È noto che in inverno si passa più tempo in casa che all’aria aperta e di certo non si tengono le finestre spalancate. Gli spazi chiusi, senza un adeguato ricircolo di aria favoriscono il proliferare di agenti virali. Questa è una delle ragioni per cui di inverno ci si ammala di più.
  • VICINI VICINI. Stiamo di più al chiuso, spendiamo più tempo vicino ad altre persone, e questo è un fattore che favorisce la replicazione virale. La vicinanza con possibili fonti di contagio rappresenta di per sé un fattore di rischio, aumentando le probabilità di ammalarsi, come ribadiscono da tempo gli esperti: più siamo vicini, più aumenta la possibilità che si venga contagiati, entrando in contatto o respirando la stessa aria contaminata, da qualche microrganismo.
  • AI VIRUS PIACE IL FREDDO. Le temperature più basse aiutano i virus a mantenersi più stabili, rinforzando la loro membrana esterna, e quindi potenzialmente infettivi più a lungo. Uno dei virus più comuni, il rhinovirus, responsabile del raffreddore, prospera allegramente a temperature sotto i 37 °C. Nel naso la temperatura media è di 33 °C il che ne fa l’ambiente ideale per la prima aggressione da parte di questo agente virale. Anche i virus che causano l’influenza adorano il freddo. Uno studio del 2014: “Roles of Humidity and Temperature in Shaping Influenza Seasonality” attesta come 5 gradi centigradi siano la temperatura ideale per la proliferazione di questo tipo di virus. Per questo di inverno ci si ammala di più.
  • UMIDO-SECCO. Anche le condizioni degli ambienti indoor durante l’inverno potrebbero aumentare le possibilità di ammalarsi. Per esempio, il riscaldamento degli ambienti tenderebbe a ridurre l‘umidità, compromettendo la funzionalità del muco nasale e la sua capacità d combattere i virus. L’umidità, rispetto ad un’aria più secca, aiuterebbe i virus a rimanere meno in circolo, decadendo più velocemente, di fatto diminuendo l’infettività delle particelle di aerosol con il virus.
  • CORRELAZIONE NASO-FREDDO. “Il naso è un filtro, deputato a riscaldare l’aria e a depurarla prima che raggiunga i polmoni, ma si tratta di un filtro che va mantenuto in buono stato. D’inverno alcune condizioni rendono più difficile assicurarne l’efficienza”, conferma a Wired.it Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra dell’ospedale Humanitas. “Il freddo abbassa la temperatura della cavità nasale, inibisce la motilità delle ciglia che trasportano il muco e si riduce la capacità di difesa immunitaria della mucosa nasale”.

In conclusione, perché di inverno ci si ammala di più?

Non sono le condizioni climatiche a farci ammalare di più. Non ci si ammala “per” il freddo. Tuttavia, le basse temperature e l’umidità possono favorire il proliferare dei virus e abbassare la capacità del sistema immunitario di difendersi. Quindi, più che il freddo i colpevoli andrebbero forse ricercati nel mix di fattori, ambientali, fisiologici, biologici e comportamentali (norme di igiene) che si combinano quando calano le temperature.