
Il virus viene scoperto nel 1964. Le prime versioni del virus agiscono con relativa lentezza e possono anche non dare sintomi evidenti fino all’età avanzata. Purtroppo, nel corso dei decenni, il virus si è evoluto ed è diventata sempre più minaccioso. Attualmente esistono oltre 60 varietà del virus di Epstein-Barr, di diversa gravità. Tra le forme peggiori sono quelle che possono colpire durante l’infanzia e sopprimono il sistema immunitario fino a causare patologie gravi (a volte letali se non diagnosticato correttamente).
Il virus si può contrarre in molti modi: il neonato può prenderlo dalla madre, oppure con il sangue infetto o altri fluidi corporei. Sono più soggette le persone che attraversano un periodo di affaticamento e stress, chi si priva di sostanze nutritive essenziali (come Zinco, Vitamina B12 ecc), chi vive un’esperienza traumatica (per esempio rottura di una relazione, morte di una persona cara ecc.). Spesso il virus entra in azione quando l’organismo attraversa un mutamento ormonale importante, per esempio pubertà, gravidanza, menopausa.
Epstein-Barr entra nel corpo dal FLUSSO SANGUIGNO. Spesso segnala la sua presenza con l’insorgere delle mononucleosi. In questo stadio il virus è molto contagioso. Si può avere una mononucleosi in forma lieve per 1 o 2 settimane, che causa solo bruciore alla gola e stanchezza. Ma può manifestarsi anche in forma più grave con febbre, forte affaticamento, mal di gola, eruzioni cutanee e altri disturbi prolungati per mesi.
A questo punto il virus cerca “una casa”, insediandosi nel FEGATO, nella MILZA o in altri organi. I problemi che possono insorgere dall’annidamento nel fegato di una varietà aggressiva del virus Epstein-Barr include il seguente rischio: il fegato funziona a rilento e non riesce a depurare il corpo dalle tossine (possibile epatite C). Il rallentamento dell’attività del fegato causa un abbassamento dei livelli di acido cloridrico nello stomaco, quindi il TRATTO GASTROINTESTINALE comincia a intossicarsi. Una parte del cibo non viene digerita interamente e resta bloccata nel tratto gastrointestinale, dove entra in putrefazione e causa gonfiori e costipazione. Si possono sviluppare intolleranze a diversi alimenti.
Quando è quasi pronto per sferrare l’attacco, il virus comincia a secernere la sua neurotossina, mettendo in allarme il SISTEMA IMMUNITARIO che però è confuso perché non sa da dove arrivano le tossine.
Mentre il sistema immunitario è in preda allo scompiglio, il virus lascia gli organi in cui si è annidato e si sposta verso la TOROIDE, penetrando nei suoi tessuti. Distruggendo le cellule di questa ghiandola e lesionando l’organo, causa ipotiroidismo dai casi lievi fino a quelli più gravi. Il sistema immunitario cerca di costruire delle mura per arginare il virus utilizzando il calcio e producendo dei noduli e cisti nella tiroide. Se non viene assunta una quantità adeguata di cibi ricchi di calcio, questo viene prelevato dalle ossa causando osteoporosi.
L’obbiettivo finale del virus Epstein-Barr è infiammare il SISTEMA NERVOSO CENTRALE. I nervi lesionati scatenano un ormone di “allarme” per avvertire il corpo che i nervi sono esposti e necessitano di una riparazione. Il virus intercetta l’ormone e attacca i nervi lesionati entrando dai varchi aperti. I problemi derivanti da questa infiammazione possono includere dolori muscolari, articolari, alla schiena, formicolio e torpore alle mani e piedi, emicrania, stanchezza, vertigini, insonnia, sudorazione notturna ecc. In base a questi sintomi è possibile ricevere diagnosi errate del tipo: fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica o artrite reumatoide.
Il batterio STREPTOCOCCO è il principale cofattore del virus Epstein-Barr. Quando i due si accoppiano, il corpo deve affrontare non solo un virus ma anche un batterio, confondendo ancora di più il sistema immunitario. Di seguito possono insorgere infezioni alla gola, alle cavità nasali e paranasali o alla bocca, infezioni alle vie urinarie, alla vagina, ai reni o alla vescica causando cistiti. Se si subisce inaspettatamente un grave colpo fisico o emotivo, il virus approfitta della vulnerabilità e comincia a causare una moltitudine di sintomi che vanno dalle palpitazioni cardiache a dolori generalizzati e nevralgie.
Alimenti consigliati per liberarsi dal virus: sedano, mirtilli, prezzemolo, olio di cocco, spinaci, asparagi, lamponi, melagrana, aglio, albicocca, cetrioli, finocchio ecc.
INTEGRATORI utili per guarire dagli effetti del virus di Epstein Barr:
- Uncaria (unghia del gatto): riduce la proliferazione del virus e dello streptococco
- Argento colloidale: riduce la carica del virus
- Zinco: rinforza il sistema immunitario e protegge la tiroide
- Papaia: ristabilisce il sistema nervoso centrale, rafforza e ricostruisce l’acido cloridrico nel fegato
- Radice di liquirizia (licorice root): riduce la proliferazione del virus e rafforza i reni e le ghiandole surrenali
- Selenio: rafforza e protegge il sistema nervoso centrale
- Curcumina: aiuta a rafforzare il sistema endocrino e il sistema nervoso centrale
- Aglio: antivirale e antibatterico, protegge dal virus
- Vitamina B12: rafforza e protegge il sistema nervoso centrale
- Spirulina: ricostituisce il sistema nervoso centrale ed elimina i metalli pesanti