
Lo zafferano è una delle spezie più costose al mondo per il semplice fatto che deve essere raccolto a mano. Il suo sapore pungente e il suo colore intenso lo rendono un ingrediente insostituibile in cucina e alcuni fitonutrienti presenti hanno proprietà davvero interessanti.
Lo zafferano si ottiene dalla Crocus sativus, una pianta della famiglia delle Iridacee, dalla quale si utilizzano i tre stimmi, la parte destinata a ricevere il polline, raccolti a mano ed essiccati.
Il nome, zafferano, deriva dal latino “safranum” che significa “giallo”, che è poi il tipico colore dell’estratto che se ne ricava.
100 grammi di zafferano apportano circa 310 kcal. I carboidrati sono circa 65 grammi, la fibra intorno ai 4 grammi, le proteine sono sugli 11 grammi e i grassi 6 grammi, con un discreto apporto di omega 3 e omega 6. Abbondanti le vitamine soprattutto vitamina C, B6, folati e vitamina A. Rilevante il contenuto di minerali con il manganese che addirittura è al 1420% dell’apporto giornaliero, seguito da magnesio, ferro, potassio, fosforo, rame e calcio.
Zafferano – proprietà e benefici
Uno degli ambiti di ricerca più interessanti che indagano le proprietà dello zafferano è quello relativo ai disturbi dell’umore, in particolar modo depressione. Lo zafferano ha mostrato un’attività antidepressiva. Infatti, i suoi principi attivi regolando la produzione di alcuni neurotrasmettitori cerebrali responsabili del tono dell’umore (come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina), sono in grado di placare l’ansia.
Crocina e crocetina, i pigmenti dello zafferano, hanno mostrato la capacità di interferire con lo sviluppo di vari tipi di cellule tumorali e di poterne indurre l’apoptosi. Molti studi in vitro hanno indagato le proprietà antitumorali dei vari composti presenti nella spezia, proprietà che appaiono promettenti grazie all’azione antiossidante dei carotenoidi.
Alcuni studi hanno indagato l’efficacia dello zafferano nel trattamento dei sintomi della Sindrome premenstruale e hanno mostrato risultati decisamente positivi rispetto al placebo.
Essendo uno dei più potenti antiossidanti, lo zafferano contrasta i radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Inoltre questa spezia favorisce le FUNZIONI DIGESTIVE, stimola l’apparato digerente, aumentando la secrezione di bile e di succhi gastrici.
Può essere usato come antispasmodico, ha attività antielmintica ed è efficace contro il mal d’auto. Inoltre, da altri studi condotti sullo zafferano, pare sia emersa una sua potenziale attività dimagrante, esercitata attraverso la riduzione dell’appetito e attraverso l’aumento del senso di sazietà.
Grazie alle proprietà antiossidanti dei carotenoidi anche la memoria e la capacità di apprendimento traggono benefici dall’assunzione della preziosa polverina. Questi benefici, secondo la ricerca scientifica, sarebbero da imputare a 2 composti chimici, la crocina e la crocetina. Uno studio turco americano sostiene che le proprietà antiossidanti della spezia possono migliorare la memoria nei pazienti con l’Alzheimer.
Lo zafferano fa bene alla vista. Grazie alla presenza di vitamina A l’assunzione di zafferano è utile per contrastare la degenerazione maculare tipica dell’età avanzata.
I suoi benefici interessano anche le infiammazioni delle vie respiratorie, l’asma in particolare. La spezia infatti aiuta a liberare le vie respiratorie e riduce l’infiammazione. Facilita così la respirazione e l’intensità dell’attacco di asma.
Uno studio condotto su esseri umani ha dimostrato che lo zafferano ha ridotto la possibilità che il colesterolo cattivo causasse danni ai tessuti. Si ritiene quindi che l’insieme dei composti antiossidanti presenti in questa spezia abbia un effetto protettivo sul cuore.
I buoni livelli di manganese aiutano l’organismo a regolare i livelli di zucchero nel sangue e l’insulina. In questo modo la sua assunzione torna utile per prevenire il diabete di tipo 2 o di moderarne i sintomi se la patologia è già in corso.
Zafferano di Coral Club è un prodotto per la salute del fegato e cistifellea. La curcumina estratta dai rizomi aumenta le contrazioni della cistifellea, la produzione degli acidi nelle cellule del fegato e reflusso della bile, diminuisce il livello del colesterolo insalubre (lipoproteidi di bassa densità) nel sangue.