Esiste un collegamento tra una buona digestione e il cervello

Collegamento tra digestione e cervello | Asse microbiota, intestino, cervello

Chi non ha mai sentito le farfalle nello stomaco? O non ha mai avuto una sensazione di pancia? Questa è la connessione pancia-cervello. Una volta gli esperti credevano che le questioni legate al cervello dovessero essere affrontate senza tener conto della pancia, ma sempre più ricerche dimostrano che se vuoi migliorare l’umore, la memoria e le funzioni cerebrali non puoi trascurare la salute dell’intestino.

E c’è una buona ragione. Il collegamento tra cervello e intestino è garantito dal nervo vago che, come una linea telefonica, trasporta i messaggi dal cervello all’intestino e viceversa. Anche i batteri presenti nell’intestino comunicano con il cervello.

Michael Gershon, docente e responsabile del dipartimento di patologia e biologia cellulare della Columbia University, ha svolto un lavoro pionieristico sul funzionamento del cervello gastrointestinale, il sistema nervoso enterico (SNE). Ecco alcuni dati essenziali:

  • il sistema nervoso enterico si snoda lungo tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano
  • si appoggia su oltre trenta neurotrasmettitori identici a quelli del cervello (la serotonina per esempio), e in molti casi li crea
  • circa il 70/80 per cento del sistema immunitario è nell’intestino

L’apparato digerente infatti compie un lavoro immenso. Riceve cibo, acqua e batteri dall’esterno e li trasforma in sostanze nutrienti utili per crescere, per riparare e mantenere in salute il corpo umano. Ha ragione il vecchio detto “siamo ciò che mangiamo”

Circa il 90% della serotonina è contenuta nell’intestino

La serotonina è fondamentale per regolare l’umore, il sonno e l’apprendimento. Inoltre, influenza la felicità e l’autostima. Ha un ruolo chiave nella digestione favorendo la produzione di enzimi che aiutano ad assorbire il cibo.

L’intestino invia segnali al cervello che hanno un effetto diretto sulla percezione della tristezza o dello stress, ripercuotendosi anche sull’apprendimento, la memoria e la capacità decisionale. A loro volta le emozioni che nascono nel cervello influenzano la digestione. Rabbia, ansia, tristezza, gioia e altri sentimenti possono scatenare sintomi intestinali.

Oggi molti studi dimostrano che il cibo condiziona l’umore e che la salute del tratto intestinale ha un impatto profondo su diverse malattie, tra cui l’osteoporosi, l’autismo, la depressione e le malattie autoimmuni.

Ecco alcune ricerche che sottolineano ulteriormente la connessione fra cervello e intestino:

Ciò che metti nello stomaco può modificare l’umore.

Uno studio belga ha dimostrato che i grassi migliorano lo stato emotivo e fanno sentire più felici. Questa è la ragione per cui le persone cercano consolazione in certi cibi.

Lo stress cronico può scatenare voglie particolari.

Alcune ricerche sui topi hanno evidenziato che gli animali sottoposti a stress sociale cronico (un trauma per un abuso o atti di bullismo) cercano cibo dall’alto contenuto calorico e ingrassano più di altri soggetti meno stressati. Inoltre, i ricercatori hanno

scoperto che è l’intestino a ordinare al cervello che cosa mangiare, non il contrario. In condizioni di stress lo stomaco produce la grelina, un ormone che stimola l’appetito nel cervello e rende il cibo più attraente, soprattutto quando contiene molti lipidi e calorie.

Il regime alimentare influenza la flora batterica, e la flora batterica influenza il cervello.

Secondo i neuroscienziati la flora batterica buona dell’intestino, definita “microbioma intestinale”, opera come un DNA ausiliario. In pratica, ciò che mangi influenza la flora batterica, e la flora batterica modifica le funzioni dei geni. In altre parole, seguendo una dieta che favorisce la salute della flora batterica, i batteri intestinali hanno, a loro volta, un impatto sullo stato di salute del corpo indipendentemente dalla tua predisposizione genetica.

Un’altra importante conclusione tratta dagli studi di neuroscienza è che i batteri intestinali comunicano costantemente con il cervello. Il microbioma intestinale influenza il cervello, l’umore, la capacità di apprendimento, la memoria e il modo in cui affrontiamo lo stress. Quando è in salute invia segnali positivi; quando invece non è sano, invia segnali di ansia. Basandosi su questi segnali, i neuroscienziati stanno valutando come sfruttare i batteri intestinali per trattare disturbi associati allo stress, per esempio la depressione e la sindrome del colon irritabile.

Ciò che mangi e digerisci o assorbi è molto importante e fa la differenza. Il tuo intestino è responsabile di come ti senti, come agisci, su cosa ti concentri, se dormi o meno, del tuo stato di salute generale e del tuo modo di goderti la vita.

Quando ti prendi cura del tuo intestino, ti prendi cura della tua mente e del tuo corpo.